Che cos’è l’Osteopatia ?
Imbattendosi nella varietà di informazioni che si trovano su questa disciplina sanitaria e sui disturbi di cui essa si occupa, questa è la prima domanda che viene in mente.
E’ d’obbligo rispondere innanzitutto che l’osteopatia ha fondamento scientifico.
L’Organismo Mondiale della Sanità la denisce una professione sanitaria di contatto primario con competenze di diagnosi osteopatica, gestione e trattamento, esclusivamente manuale. Le disfunzioni somatiche con competenza osteopatica esclusiva sono definite nei settori “Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo” e “Lesioni biomeccaniche non classicate altrove” dell’International Classication of Diseases, Injuries and Causes of Death (WHO).
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L’osteopatia è una professione sanitaria a tutti gli effetti. Quando si parla di una singola tecnica – come la manipolazione vertebrale o la tecnica cranio sacrale – non si sta parlando di osteopatia, perché essa prevede un proprio ragionamento clinico in seguito al quale si decide quale approccio osteopatico utilizzare in funzione della condizione e della tipologia di paziente che si sta trattando.
Fondata nell’ottocento dal medico statunitenze Andrew Taylor Still, l’osteopatia venne riconosciuta ufficialmente negli USA durante la presidenza di Theodore Roosevelt, il quale fu testimone diretto dell’efficacia curativa dei trattamenti osteopatici.
A partire dall’esperienza americana, con la sua diffusione nel corso dell’ultimo secolo, la fondazione di scuole e università, la crescente uniformità dei programmi di studio e lo sviluppo della ricerca scientifica, diversi paesi nel mondo hanno inserito la pratica clinica osteopatica nei piani dei sistemi sanitari nazionali (nel 1991 entra di diritto tra i servizi della sanità pubblica degli USA).
In Europa la disciplina si diffonde in modo non uniforme a partire dal Regno Unito dove sbarca nel 1911 con la fondazione della British Osteopathic Association. Nel 1993 la professione viene riconosciuta legalmente ed inserita nel sistema sanitario anglosassone.
Il numero di Paesi europei in cui l’osteopatia è riconosciuta è in costante crescita. Oggi l’osteopatia è regolamentata in Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Islanda, Lichtenstein, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Russia, Svizzera, Turchia.
In Italia il riconoscimento ufficiale di professione sanitaria è avvenuto nel gennaio 2018.
Con la Norma CEN EN 16686 del 2015, l’Osteopatia ha avuto una regolamentazione normativa europea che la classifica come “disciplina sanitaria di primo contatto centrata sul paziente, che esalta l’interrelazione tra struttura e funzione all’interno del corpo, facilita la capacità di auto-guarigione dell’organismo e promuove un approccio rivolto alla totalità della persona in tutti i campi della salute e della prevenzione, attraverso il trattamento manipolativo osteopatico.”
(fonte R.O.I – Registro Osteopati d’Italia)
Per saperne di più
ROI Registro Osteopati Italiani www.roi.it; European federation of Osteopaths www.efo.eu